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domenica 16 gennaio 2011

C'è Ancora Differenza Culturale Tra Lo Studente Universitario e Lo Spacciatore Con La Licenza Media?

Tentare un’analisi seria di ciò che sta accadendo nella società civile odierna, potrà sembrare folle. D’altra parte, per quanto riluttante o addirittura inutile sia percepito il solo pensiero volto a esaminare quanto, cosa e come sia accaduto quanto è accaduto negli ultimi quindici anni alla comunità delle persone di questo Paese, risulta nonostante tutto attraente o addirittura irrinunciabile.


Si può partire da un luogo comune, o addirittura dal luogo comune principe: i giovani sono tutti ignoranti, non leggono più un libro e ciò che gli basta è ubriacarsi, drogarsi e chattare (nei vari e variegati modi disponibili).  Se questo sia vero oppure no, risulta oltremodo difficile da verificare. Tuttavia, posto che in esso vi sia un fondo di verità (e probabilmente c’è) cerchiamo di capire in quale modo possa essere diventato la realtà.


La cultura, intesa come sapienza piuttosto che tradizione culturale, da sempre, da che se ne ha memoria tramandata, se si vuole tralasciare la Grecia classica dove attività sportiva e filosofia e tragedia erano fortemente legate tra loro, se non in alcuni casi addirittura la medesima cosa, è appannaggio di caste, di ceti; il mondo della cultura, seppure ampio, anzi, ampissimo, con tutto ciò che ad esso ruota attorno: persone, a milioni, libri, scritti, in numero incalcolabile, nei vari tentativi di volgarizzazione (tra gli ultimi la scuola dell’obbligo e l’invenzione del libro economico tascabile) e universalizzazione ha conservato e tramandato attraverso i secoli un’aura di elevatezza e, si può azzardare, snobismo che le nuove generazioni non sono più disposte ad accettare.


Banalizzando, ma facendolo attraverso un esempio oggettivo, si può asserire non vi siano più differenze sostanziali tra i ragazzi: lo studente universitario in regola con gli esami che non beve e non fuma e lo spacciatore con la licenza media possono essere la medesima persona.


Non esiste una strada sbagliata. Ogni strada ti porterà a una destinazione.


A presto!


Mario Pullini




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